Con il termine “neuroscienze” si indicano l’insieme di studi scientifici condotti sul sistema nervoso, in particolare sui processi di memorizzazione, comportamento, apprendimento e percezione.

Questi studi sono molto importanti per il campo medico e psicologico per trovare le cure contro diverse patologie, ma le neuroscienze sono prese in considerazione anche in altri ambiti, come quello didattico.

Anche l’e-learning può sfruttare le neuroscienze per applicare strategie che migliorino l’esperienza didattica e l’apprendimento degli utenti, in qualsiasi campo, dalla formazione scolastica a quella aziendale, dai corsi online di hobbistica a quelli specialistici e così via.

La capacità di attenzione sta diminuendo?

Sentiamo spesso dire che le capacità di concentrazione e attenzione stanno diminuendo, soprattutto nelle nuove generazioni, ma si tratta, in parte, di un falso mito.

In realtà non è l’attenzione o la concentrazione a essere scarsa, ma le distrazioni ad essere molte, tra cui il non saper “resistere” ad aggiornare e consultare social media, e-mail, o la necessità ad essere “multitasking”, come l’uso sempre più frequente dello smartphone anche a scuola, al lavoro, ecc…

E’ proprio a causa dell’uso assiduo delle nuove tecnologie, che a partire dal 2000 ad oggi, si è verificata una diminuzione dai dodici agli otto secondi dell’attenzione media nelle persone.

La facilità alla distrazione ha determinato un aumento alla propensione ad essere multitasking: infatti, sembra che la diminuzione del tempo medio di concentrazione sia dovuto all’adattamento del cervello al fare più cose simultaneamente.

Per questo motivo l’e-learning, dovrebbe attivare strategie, che permettano di tenere alta l’attenzione mentre si apprende.

Diventa fondamentale che i corsi e-learning siano realizzati in maniera chiara e semplice. Di seguito alcuni aspetti da non sottovalutare:

  • è meglio suddividerli in moduli non troppo lunghi, per non sovraccaricare di informazioni l’utente;
  • la grafica non deve essere troppo confusa;
  • nel caso di video-corsi, l’audio deve essere in linea con le immagini e non devono esserci sbalzi di volume;
  • le piattaforme e-learning devono essere facilmente fruibili e intuitive. (user-friendly).

Creare corsi e-learning coinvolgenti

Alla luce di ciò che abbiamo detto finora è chiaro che bisogna progettare corsi e-learning coinvolgenti per permettere ai discenti di rimanere concentrati ed apprendere con i massimi risultati.

I discenti di un corso e-learning, così come di un corso tradizionale, devono assimilare un gran numero di contenuti, per questo motivo il cervello cerca di definire delle priorità.

Infatti, il cervello per prima cosa fa una selezione delle informazioni rilevanti e di quelle da ignorare classificandole per ordine di importanza e, infine, le collega a informazioni apprese e memorizzate precedentemente.

Inoltre, bisogna tenere presente che, in base alla difficoltà e alla lunghezza del contenuto, ci sarà bisogno di più o meno concentrazione; quindi, i contenuti più ostici devono essere il più coinvolgenti possibile oppure suddivisi in piccoli moduli formativi.

Ad esempio, si può sfruttare il micro e-learning, ovvero contenuti formativi molto brevi, divisi in lezioni, da poter consultare anche quando si ha bisogno solamente di una precisa informazione o si ha poco tempo da dedicare all’apprendimento.

Inoltre, sempre per attirare al massimo l’attenzione del discente, si possono sfruttare corsi interattivi, video didattici e video animati: infatti, i contenuti video e quelli interattivi sono guardati e memorizzati più volentieri rispetto a un semplice testo da leggere.

L’importanza delle neuroscienze per la creazione di un corso e-learning

Grazie alle neuroscienze è stato scoperto che sono due le aree del cervello che rispondono a stimoli diversi.

La corteccia prefrontale è associata alla concentrazione cosciente, quindi alla motivazione e al raggiungimento degli obiettivi.

La corteccia parietale viene invece innescata da eventi che richiedono un’azione immediata, dunque è sede dell’istinto.

Per questo motivo, i progettisti di corsi e-learning, sanno che i gli utenti, diventano più attenti e partecipi quando sono chiamati a svolgere un’azione.

Per questo motivo, l’immediata e diretta applicazione di un insegnamento viene assimilata più facilmente e subito dal cervello. Non a caso sono molto importanti svolgere esempi, esercitazioni, test e verifiche.

Infatti, grazie ad esempi ed esercitazioni, il cervello riconosce uno schema da seguire e da applicare in diverse situazioni e contesti, anche in modo istintivo, adattandosi alle più svariate casistiche.

Inoltre, il cervello è in grado di collegare i contenuti appena appresi a quelli già assimilati, per questo è importante che il corso e-learning abbia una cronologia precisa e logica.

Cervello, intelligenza emotiva e apprendimento

Diversi studi hanno dimostrato come, per affermarsi nel mondo del lavoro, non bastano le capacità tecniche, ma anche alcune soft skills che il cervello apprende e sviluppa grazie all’intelligenza emotiva.

Infatti, i leader di successo sono dotati di forti doti comunicative poiché riescono ad entrare in empatia con i propri collaboratori, clienti o con chiunque li ascolti.

Per essere empatici bisogna essere sensibili e incrementare le capacità interpersonali, ovvero soft skills sviluppate tramite l’intelligenza emotiva che, a livello cerebrale, trovano sede nell’amigdala e in diverse strutture limbiche.

Conclusioni e suggerimenti

Le tecniche e le strategie didattiche da applicare all’e-learning per tenere alta l’attenzione e stimolare il discente ad apprendere meglio e facilmente sono, ad esempio:

  • lo storytelling, ovvero narrare una storia che insegni un determinato argomento;
  • video, video animati e realtà virtuale;
  • gamification, ovvero “giochi didattici”, anche di gruppo, in modo che l’utente svolga esercizi con maggiore coinvolgimento;
  • corsi interattivi, che richiedono azioni da parte del discente;
  • micro e-learning abbinato a esercitazioni e ripetizioni;
  • corsi e-learning personalizzati.

Le neuroscienze possono fornire molte informazioni ai progettisti e-learning per migliorare l’esperienza di apprendimento degli utenti.

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