Per e-learning si intendono tutte le modalità, gli strumenti, le applicazioni, le risorse e le piattaforme online che permettono la formazione a distanza.

I vantaggi dell’e-learning sono tanti e solo negli ultimi anni, in Italia, ci si sta rendendo conto di quanto potenziale ci sia in questo settore, ma la strada è ancora lunga e, al momento, stiamo sfruttando solo una sua minima parte.

Questo accade perché in Italia non si ha ancora la mentalità, la predisposizione e le risorse necessarie per sfruttare totalmente le potenzialità dell’e-learning.

Basti pensare che le infrastrutture di connessione ad Internet sono spesso malfunzionanti (se non assenti) e ancora molte persone non conoscono le opportunità di formazione online.

Inoltre, gli investimenti nella formazione continuano ad essere scarsi, e spesso viene preferita la formazione tradizionale, ovvero in presenza.

Nonostante questo, negli ultimi anni qualcosa si sta muovendo poiché il numero di corsi online è in crescita: non solo di formazione professionale, scolastica e aziendale, ma parliamo anche di percorsi di e-learning per accrescere competenze e conoscenze personali, dal coaching allo sport, dall’arte ad altri settori hobbistici.

Dunque, le persone stanno capendo che la formazione online copre a 360° qualsiasi settore e ambito, senza nessun limite.

Inoltre, la pandemia di Sars COVID-19 ha fatto capire a molti l’importanza dell’e-learning anche perché spesso è risultata essere l‘unica soluzione per permettere agli studenti di partecipare alla vita scolastica e universitaria, formare i dipendenti aziendali, aggiornare le competenze dei professionisti del settore sanitario, edile, metalmeccanico, ecc.

Il problema principale, quindi, risulta essere che l’Italia è molto indietro nel riuscire a soddisfare le esigenze e le richieste di e-learning rispetto ad altri paesi europei.

E-learning e scuola

In uno studio, l’OCSE (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico che opera a livello internazionale), ha esaminato 30 paesi in merito alle infrastrutture necessarie per raggiungere una transizione efficace direzionata all’ e-learning.

L’Italia si è posizionata verso la fine della classifica, ovvero al 22esimo posto con risultati molto bassi soprattutto riguardo all’accesso ad internet dalle abitazioni.

Un altro studio pubblicato sulla piattaforma Preply, invece, ha preso in esame le condizioni base per l’e-learning, ovvero lo stato delle infrastrutture, la presenza nel mercato di corsi online su piattaforme LMS, il numero di percorsi formativi online, ecc., in 30 paesi a livello mondiale.

I risultati di questo studio, per l’Italia, sono stati molto bassi poiché, anche se nel nostro paese ci sono più corsi e learning che in Grecia e Francia, ma meno rispetto al Regno Unito. Ci sono ancora tanti studenti italiani (circa il 27,5%) che non hanno una connessione ad internet e nemmeno un pc a casa.

Inoltre, il rapporto annuale sul progresso della scuola digitale in Italia ha rivelato che:

  • seppur il 47% dei docenti utilizzi tecnologie digitali per insegnare, solo il 6% utilizza una piattaforma LMS, poiché la maggior parte di loro si limita alla sola ricerca di informazioni online;
  • solo circa il 21% dei docenti inserisce nel proprio programma didattico dispositivi digitali invogliando gli studenti ad utilizzarli per la scuola.

Comunque, nonostante questi scarsi risultati negli studi, il problema maggiore sono le infrastrutture poco adatte per la formazione digitale.

Le uniche a sfruttare in pieno le potenzialità dell’e-learning sono università italiane poiché utilizzano delle piattaforme LMS in cui i propri iscritti possono approfondire o seguire i corsi online e in cui anche chi non è iscritto all’università ha la possibilità di seguire dei corsi digitali comodamente dai propri dispositivi digitali quali smartphone, pc, tablet e simili.

E-learning e lavoro

In ambito di e-learning per le aziende e per i professionisti di qualsiasi settore, la situazione è più in crescita rispetto alle scuole.

Questo perché negli ultimi anni ci si sta sempre più rendendo conto che, per essere competitivi e far crescere la propria azienda o attività, bisogna aggiornarsi e migliorarsi in continuazione.

Per raggiungere questo obiettivo, la formazione è l’unica soluzione e quella online sta riscuotendo molto successo per la sua facilità di accesso e per tutti i vantaggi che offre.

Infatti, già dal 2018, il settore dell’e-learning per aziende e professionisti di diversi settori stava crescendo dell’8% annuo e le stime hanno previsto una crescita del 10% nonostante la pandemia globale.

Infatti, attualmente, molte aziende e professionisti utilizzano già l’e-learning e prevedono di investire annualmente parte del proprio budget in questa soluzione formativa.

Quindi, come sta accadendo per le università, anche le aziende sono quelle che stanno maggiormente sviluppando progetti e percorsi e-learning.

Ad esempio, il 46% delle aziende italiane ha convertito la formazione da quella in presenza a quella online proprio per esigenze legate al Coronavirus, il 29% ha realizzato percorsi formativi online esclusivamente in seguito a questo momento di emergenza e il 77% dei dipendenti intervistati ha partecipato a corsi di formazione online.

Nonostante questi dati, comunque, in Italia si ha la propensione ai corsi di formazione ibrida, ovvero mixare percorsi formativi in presenza con percorsi formativi online.

Noi di EBS Consulenza E-Learning, progettiamo insieme a te un percorso elearning, per la tua azienda, in modo che potrai sfruttare al meglio le potenzialità che la formazione online ti offre.

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